Avete cartelle private di un utente in una posizione di rete condivisa e volete che solo l’utente possa vederle?
Ecco lo script che fa per voi!
Spesso capita che in una cartella condivisa gli utenti creino una cartella personale, ma in essa i permessi sono aperti a tutti gli utenti previsti nella cartella padre (amministratori compresi).
Come è possibile assegnare i permessi al solo utente in modo semplice, e renderlo anche proprietario della cartella in modo che nessuno possa accedere o modificare queste impostazioni?
Quando lanciate uno script di Powershell vi dice che l’esecuzione è disattivata?
E’ perché il sistema operativo accetta di default solo script firmati digitalmente. Come fare?
Se vi capita di ricevere l’errore della Figura 1 è perché il vostro file ps1 non ha la firma digitale.
Vorreste usare la Exchange management shell anche su Office 365?
Può capitare di voler usare i comandi Powershell che normalmente utilizzate nella gestione del vostro Exchange “on premise” anche nella versione in cloud. Ma come si accede con powershell ad Office365?
Avete la necessità di rinominare un grosso numero di file ma non sapete come fare?
Usate Powershell!
Spesso capita che una lista di file presenti dei caratteri non validi tipo spazi, o segni di interpunzione indesiderati. A volte invece si vogliono uniformare le estensioni dei files, ad esempio jpeg e jpg.
Vi capita di voler disabilitare e poi riabilitare una scheda di rete ma essendo connessi in desktop remoto non potete farlo?
Fatelo con Powershell!
Quando siete connessi ad un computer con desktop remoto potreste avere la necessità di staccare un attimo il “cavo di rete”, ma essendo connessi da remoto l’operazione porterebbe solo alla vostra disconnessione senza possibilità di riconnettersi. Ma allora come fare? Continua a leggere Disabilitare e subito riabilitare scheda di rete con Powershell→
Come disabilitare velocemente i vecchi account computers di un dominio essendo sicuri di non bloccare nessun utente?
Spesso capita che in un dominio i vecchi account computer restino comunque attivi nonostante inutilizzati da diverso tempo. Active Directory, però, salva l’informazione relativa all’ultimo accesso (lastlogondate), per cui ricercando tale informazione possiamo disabilitare un account computer in tutta sicurezza.
Microsoft ha messo a disposizione un modulo PowerShell per verificare le compatibilità delle patch di vulnerabilità: il c.d. Speculation Control. Ecco come installarlo
Il 3 gennaio 2018, Microsoft ha iniziato a pubblicare il suo Security Bulletin mensile in anticipo per alcune piattaforme a causa dei nuovi difetti di sicurezza della CPU, comunemente denominati “Meltdown” e “Spectre”. Nella KB4072699 Microsoft ha pubblicato le patch per la sicurezza e per la compatibilità col software anti-malware.
Microsoft ha riscontrato un problema di compatibilità con alcuni prodotti software antivirus. Il problema di compatibilità si verifica quando le applicazioni antivirus effettuano chiamate non supportate nella memoria del kernel di Windows.
Lo script powershell che segue abilita il comando Get-SpeculationControlSettings che consente di verificare se sono stati applicate le patch per la vulnerabilita suddetta.
Questo il risultato quando nessuna patch è stata applicata:
Speculation control settings for CVE-2017-5715 [branch target injection]
For more information about the output below, please refer to https://support.mic
rosoft.com/en-in/help/4074629Hardware support for branch target injection mitigation is present: False
Windows OS support for branch target injection mitigation is present: False
Windows OS support for branch target injection mitigation is enabled: FalseSpeculation control settings for CVE-2017-5754 [rogue data cache load]
Hardware requires kernel VA shadowing: True
Windows OS support for kernel VA shadow is present: False
Windows OS support for kernel VA shadow is enabled: False
Suggested actions
* Install BIOS/firmware update provided by your device OEM that enables hardwar
e support for the branch target injection mitigation.
* Install the latest available updates for Windows with support for speculation
control mitigations.
* Follow the guidance for enabling Windows Server support for speculation contr
ol mitigations described in https://support.microsoft.com/help/4072698
BTIHardwarePresent : False
BTIWindowsSupportPresent : False
BTIWindowsSupportEnabled : False
BTIDisabledBySystemPolicy : False
BTIDisabledByNoHardwareSupport : False
KVAShadowRequired : True
KVAShadowWindowsSupportPresent : False
KVAShadowWindowsSupportEnabled : False
KVAShadowPcidEnabled : False
Ulteriori informazioni sull’output potranno essere reperite qui
Informazioni sulle patch da applicare potranno essere reperite anche sul sito di OVH Francia o sul sito di Achab (che ringraziamo entrambi pubblicamente).
Spesso vorreste usare Powershell in remoto sui vostri PC del dominio ma l’attivazione delle PSsession vi sembra complessa. Ecco un modo semplice e veloce.
Anzitutto bisognerà avere sul server l’utilità PsExec. Segui il link al precedente post di Sistemisti Senior per sapere come fare per scaricarlo. Ricordarsi di copiare il file PsExec.exe nella cartella %WINDIR%\SYSTEM32 (oppure di aggiungere il percorso alla variabile PATH).
Creare quindi il seguente file .bat
@echo off
title Sessione CMD su computer locale
set TESTATA= cls ^&echo. ^&echo ATTIVA E LANCIA UNA PSSESSION SU UN PC REMOTO ^&echo ============================================= ^&echo. ^&echo. ^&echo.
%TESTATA%
echo ATTENZIONE: per uscire digitare exit al primo prompt ed exit(1) al secondo
echo.
echo.
set /P NOMEPC=Inserire il nome del PC remoto:
title Sessione CMD su computer remoto
%TESTATA%
echo Avvio PSEXEC sul computer remoto per eventuale
echo attivazione delle sessioni remote di PowerShell
echo.
echo.
psexec \\%NOMEPC% -s winrm.cmd quickconfig -q
echo %errorlevel%
IF %ERRORLEVEL% GEQ 1 echo ************** ERRORE! **************** && pause
color 1f
title Sessione PowerShell su computer remoto
%TESTATA%
echo Avvio Powershell su PC %NOMEPC%
echo.
echo.
C:\Windows\System32\WindowsPowerShell\v1.0\powershell.exe -noexit " & {New-PSSession -ComputerName %NOMEPC% |Enter-PsSession}"
color
Goto Fine
:FINE
Otterrete una bella schermata come questa:
Ricordarsi che:
Per uscire dalla sessione remota di Powershell digitare “exit” o “Exit-PsSession” come nell’esempio:
Spesso capita che su un server alcuni servizi automatici siano fermi.
Come evitarlo?
Con Powershell, grazie ai comandi Get-Service e Start-Service, possiamo controllare tutti quei servizi il cui avvio è impostato ad automatico e riavviarli nel caso in cui qualcuno di essi sia fermo.
Meglio ancora è programmare un controllo giornaliero che compia per noi questa azione e grazie all’Utilità di pianificazione è possibile schedulare tale attività.
Ecco come fare:
Create un file AvviaServiziAutomatici.xml con il blocco note come qui di seguito indicato
<?xml version="1.0" encoding="UTF-16"?>
<Task version="1.2" xmlns="http://schemas.microsoft.com/windows/2004/02/mit/task">
<RegistrationInfo>
<Description>Lo script powershell avvia tutti i servizi arrestati che hanno la modalità di avvio automatico settata</Description>
</RegistrationInfo>
<Triggers>
<CalendarTrigger>
<Enabled>true</Enabled>
<ScheduleByDay>
<DaysInterval>1</DaysInterval>
</ScheduleByDay>
</CalendarTrigger>
</Triggers>
<Principals>
<Principal id="Author">
<LogonType>Password</LogonType>
<RunLevel>HighestAvailable</RunLevel>
</Principal>
</Principals>
<Settings>
<MultipleInstancesPolicy>StopExisting</MultipleInstancesPolicy>
<DisallowStartIfOnBatteries>true</DisallowStartIfOnBatteries>
<StopIfGoingOnBatteries>true</StopIfGoingOnBatteries>
<AllowHardTerminate>true</AllowHardTerminate>
<StartWhenAvailable>false</StartWhenAvailable>
<RunOnlyIfNetworkAvailable>false</RunOnlyIfNetworkAvailable>
<IdleSettings>
<StopOnIdleEnd>true</StopOnIdleEnd>
<RestartOnIdle>false</RestartOnIdle>
</IdleSettings>
<AllowStartOnDemand>true</AllowStartOnDemand>
<Enabled>true</Enabled>
<Hidden>false</Hidden>
<RunOnlyIfIdle>false</RunOnlyIfIdle>
<WakeToRun>false</WakeToRun>
<ExecutionTimeLimit>PT1H</ExecutionTimeLimit>
<Priority>7</Priority>
</Settings>
<Actions Context="Author">
<Exec>
<Command>C:\Windows\System32\WindowsPowerShell\v1.0\powershell.exe</Command>
<Arguments>-command " & {get-service | where {($_.status -eq 'stopped') -and ($_.starttype -eq 'Automatic')} | Start-Service}"</Arguments>
</Exec>
</Actions>
</Task>
Quindi aprite l’Utilità di Pianificazione (potete farlo anche lanciando il comando taskschd.msc) e nel pannello Azioni, presente a destra, cliccate su Importa attività. Confermate il tutto ed inserite, quando richiesto, le credenziali di un amministratore del server.
Avrete così una schedulazione giornaliera che riavvia automaticamente i vostri servizi fermi.
Volete lanciare uno script remoto su un PC del dominio?
Volete, ad esempio, attivare il DHCP su un client della rete?
Usate PSexec!
Ecco come fare:
Anzitutto devi scaricare PsExec (puoi seguire le istruzioni presenti in questo nostro articolo).
Crea poi un file vbs o bat da copiare sul PC remoto e lanciare. Io in questo caso uso un file AttivaDHCP.vbs che configura l’assegnazione automatica degli indirizzi IP con DHCP sul PC remoto. Queste le righe dello script AttivaDHCP.vbs:
strComputer = "."
Set objWMIService = GetObject(_
"winmgmts:\\" & strComputer & "\root\cimv2")
Set colNetAdapters = objWMIService.ExecQuery _
("Select * from Win32_NetworkAdapterConfiguration " _
& "where IPEnabled=TRUE")
For Each objNetAdapter In colNetAdapters
errEnable = objNetAdapter.EnableDHCP()
errEnable = objNetAdapter.SetDNSServerSearchOrder()
Next
Crea poi un file .bat ed inserisci nella sezione “Impostazione parametri fissi” il nome dell’utente amministratore, il percorso/nome del file dello script da copiare e lanciare sul PC remoto. Ecco lo script:
@echo off
rem Impostazione parametri fissi
rem ============================
SET UTENTEAMMINISTRATORE="MIODOMINIO\Administrator"
SET PERCORSOSCRIPT="\\SERVER-01\Scripts"
SET NOMESCRIPT="AttivaDHCP.vbs"
echo Impostazione parametri variabili
echo ================================
SET /P NOMEPC=[Inserisci il nome del PC]:
SET /P PASSWORDADMIN=[Inserisci la password dell'utente %UTENTEAMMINISTRATORE%]:
if "%PASSWORDADMIN%"=="NUL" goto NOPARAMETERS
if "%NOMEPC%"=="NUL" goto NOPARAMETERS
Set NOMEPC=NUL
Set PASSWORDADMIN=NUL
echo.
echo.
echo.
echo Copio il file dello script sul PC %NOMEPC%
echo ==========================================
set STRINGAPSEXECCOPIA=cmd /c copy %PERCORSOSCRIPT%\%NOMESCRIPT% %public%\downloads
psexec -u %UTENTEAMMINISTRATORE% -p %PASSWORDADMIN% \\%NOMEPC% %STRINGAPSEXECCOPIA%
echo.
echo.
echo.
echo Lancio lo script sul PC %NOMEPC%
echo ================================
set STRINGAPSEXECLANCIA=cscript %public%\downloads\%NOMESCRIPT%
psexec -u %UTENTEAMMINISTRATORE% -p %PASSWORDADMIN% \\%NOMEPC% %STRINGAPSEXECLANCIA%
echo.
pause
Set PASSWORDADMIN=NUL
Set NOMEPC=NUL
goto FINE
:NOPARAMETERS
echo.
echo ERRORE: Inserire il nome del PC e la PASSWORD DI ADMIN
:FINE
echo.
echo =================
echo Fine elaborazione
Lo script dapprima copierà il file indicato nella variabile %NOMESCRIPT% nel percorso locale del PC %public%\downloads e poi lo lancerà. Per consentire i giusti permessi lo script chiederà la password dell’utente amministrativo indicato nella variabile %UTENTEAMMINISTRATORE%.
Otterrai:
Impostazione parametri variabili
================================
[Inserisci il nome del PC]: PC-001
[Inserisci la password dell'utente "MIODOMINIO\Admin"]: Mi@password.
Copio il file dello script sul PC PC-001
==========================================
PsExec v2.11 - Execute processes remotely
Copyright (C) 2001-2014 Mark Russinovich
Sysinternals - www.sysinternals.com
1 file copiati.
cmd exited on PC-001 with error code 0.
Lancio lo script sul PC PC-001
================================
PsExec v2.11 - Execute processes remotely
Copyright (C) 2001-2014 Mark Russinovich
Sysinternals - www.sysinternals.com
Microsoft (R) Windows Script Host Versione 5.8
Copyright (C) Microsoft Corporation 1996-2001. Tutti i diritti riservati.
cscript exited on PC-001 with error code 0.
Premere un tasto per continuare . . .
=================
Fine elaborazione
Volete installare una stampante PDF in un PC del dominio senza intervento dell’utente?
Usate PDFcreator
Ecco come fare:
Innanzitutto scaricate PDFcreator(la versione standard, non la Plus) e copiatelo in una cartella condivisa sul server.
Create poi uno script .bat, nella stessa cartella, con il seguente contenuto:
@echo off
for /f "tokens=*" %%a in ('dir /b "%~dp0PDFCreator*Setup.exe"') do (
echo %n% %~dp0%%a
start /wait "" "%~dp0%%a" /ForceInstall /SILENT /LANG=Italiano /COMPONENTS="program,ghostscript" /NORESTART /NOICONS /ProxyName=proxy1:8088
)
Io ho inserito anche un falso proxy per evitare che il programma si connetta ad Internet. Gli altri switch della linea di comando servono ad usare la lingua italiana (/LANG=Italiano), ad installare solo i componenti necessari (/COMPONENTS=”program,ghostscript”), ad evitare il riavvio del PC (/NORESTART), e ad evitare che il programma aggiunga icone sul desktop (/NOICONS).
L’opzione /SILENT consente un’installazione che mostra lo stato di avanzamento, ma se vorreste evitare del tutto interazioni con l’installazione allora basterà usare lo switch /VERYSILENT.
Basterà quindi lanciare lo script .bat dalla cartella condivisa e l’installazione creerà automaticamente una nuova stampante PDF su cui lanciare le stampe per la creazione dei documenti.
Vi consiglio anche di impostare la creazione di documenti PDF/A per l’utilizzo istituzionale; il formato PDF/A, infatti, incorpora tutte le informazioni necessarie e sufficienti per la visualizzazione del documento e quindi ne garantisce la leggibilità anche nelle versioni future. Questi i passaggi:
netdom renamecomputer {nome del PC da cambiare} /newname:{nuovo nome del PC} /ud:{nome del dominio}\{nome utente amministratore del dominio} /pd{password dell’utente amministratore del dominio}
L’output a cui bisognerà dare conferma sarà il seguente (tenendo presente che se sul PC sono presenti condivisioni e servizi basati su nome computer essi non funzioneranno più):
Con questa operazione il computer NOMEORIGINALEPC verrà ridenominato NUOVONOMEPC.
Alcuni servizi, ad esempio Autorità di certificazione, si basano su un nome di computer fisso. Se un servizio di questo tipo è in esecuzione in NOMEORIGINALEPC, una modifica del nome di computer avrebbe un'influenza negativa.
Continuare (S o N)?
Usate Windows Server Backup e vorreste ricevere le notifiche dell’esito del backup?
Un’operazione pianificata vi aiuterà!
Ecco come fare:
Create, sul server che effettua il backup, due operazioni pianificate (una per il backup riuscito l’altra per il backup con errori) importando i seguenti files XML (personalizzando le parti evidenziate):
File BackupKO.xml
<?xml version="1.0" encoding="UTF-16"?>
<Task version="1.2" xmlns="http://schemas.microsoft.com/windows/2004/02/mit/task">
<RegistrationInfo>
<Date>2012-11-22T10:58:40.4469273</Date>
<Author>NOMEDOMINIO\utente</Author>
</RegistrationInfo>
<Triggers>
<EventTrigger>
<Enabled>true</Enabled>
<Subscription><QueryList><Query Id="0" Path="Microsoft-Windows-Backup"><Select Path="Microsoft-Windows-Backup">*[System[(EventID=5 or EventID=8 or EventID=17 or EventID=18 or EventID=19 or EventID=20 or EventID=21 or EventID=22 or EventID=49 or EventID=50 or EventID=52 or EventID=100 or EventID=517 or EventID=518 or EventID=521 or EventID=527 or EventID=528 or EventID=544 or EventID=545 or EventID=546 or EventID=561 or EventID=564 or EventID=612)]]</Select></Query></QueryList></Subscription>
</EventTrigger>
</Triggers>
<Principals>
<Principal id="Author">
<UserId>NOMEDOMINIO\utente</UserId>
<LogonType>Password</LogonType>
<RunLevel>HighestAvailable</RunLevel>
</Principal>
</Principals>
<Settings>
<MultipleInstancesPolicy>Parallel</MultipleInstancesPolicy>
<DisallowStartIfOnBatteries>true</DisallowStartIfOnBatteries>
<StopIfGoingOnBatteries>true</StopIfGoingOnBatteries>
<AllowHardTerminate>true</AllowHardTerminate>
<StartWhenAvailable>false</StartWhenAvailable>
<RunOnlyIfNetworkAvailable>false</RunOnlyIfNetworkAvailable>
<IdleSettings>
<StopOnIdleEnd>true</StopOnIdleEnd>
<RestartOnIdle>false</RestartOnIdle>
</IdleSettings>
<AllowStartOnDemand>true</AllowStartOnDemand>
<Enabled>true</Enabled>
<Hidden>false</Hidden>
<RunOnlyIfIdle>false</RunOnlyIfIdle>
<WakeToRun>false</WakeToRun>
<ExecutionTimeLimit>PT4H</ExecutionTimeLimit>
<Priority>7</Priority>
</Settings>
<Actions Context="Author">
<SendEmail>
<Server>127.0.0.1</Server>
<Subject>Errore backup server</Subject>
<To>info@acme.it</To>
<From>info@acme.it</From>
<Body>Verificare il backup da Windows server backup.</Body>
<HeaderFields />
<Attachments />
</SendEmail>
</Actions>
</Task>
Nei server con sistema operativo Windows 2012 R2 il comando di invio e-mail è deprecato per cui ricorriamo a Powershell. Lanceremo quindi al posto dell’attività “Invio messaggio di posta elettronica (deprecato)” l’attività “Avvio programma” con i seguenti parametri:
Programma o script:
C:\Windows\System32\WindowsPowerShell\v1.0\powershell.exe Parametro:
-command ” & {Send-MailMessage -SMTPServer 127.0.0.1 -To ‘info@acme.it’ -From ‘info@acme.it’ -Subject ‘Errore backup server’ -Body ‘Verificare il backup da Windows server backup.’}”
O più semplicemente usare i seguenti file:
File BackupKO-2012R2.xml
<?xml version="1.0" encoding="UTF-16"?>
<Task version="1.2" xmlns="http://schemas.microsoft.com/windows/2004/02/mit/task">
<RegistrationInfo>
<Date>2012-11-22T10:58:40.4469273</Date>
<Author>NOMEDOMINIO\utente</Author>
</RegistrationInfo>
<Triggers>
<EventTrigger>
<Enabled>true</Enabled>
<Subscription><QueryList><Query Id="0" Path="Microsoft-Windows-Backup"><Select Path="Microsoft-Windows-Backup">*[System[(EventID=5 or EventID=8 or EventID=17 or EventID=18 or EventID=19 or EventID=20 or EventID=21 or EventID=22 or EventID=49 or EventID=50 or EventID=52 or EventID=100 or EventID=517 or EventID=518 or EventID=521 or EventID=527 or EventID=528 or EventID=544 or EventID=545 or EventID=546 or EventID=561 or EventID=564 or EventID=612)]]</Select></Query></QueryList></Subscription>
</EventTrigger>
</Triggers>
<Principals>
<Principal id="Author">
<UserId>NOMEDOMINIO\utente</UserId>
<LogonType>Password</LogonType>
<RunLevel>HighestAvailable</RunLevel>
</Principal>
</Principals>
<Settings>
<MultipleInstancesPolicy>Parallel</MultipleInstancesPolicy>
<DisallowStartIfOnBatteries>true</DisallowStartIfOnBatteries>
<StopIfGoingOnBatteries>true</StopIfGoingOnBatteries>
<AllowHardTerminate>true</AllowHardTerminate>
<StartWhenAvailable>false</StartWhenAvailable>
<RunOnlyIfNetworkAvailable>false</RunOnlyIfNetworkAvailable>
<IdleSettings>
<StopOnIdleEnd>true</StopOnIdleEnd>
<RestartOnIdle>false</RestartOnIdle>
</IdleSettings>
<AllowStartOnDemand>true</AllowStartOnDemand>
<Enabled>true</Enabled>
<Hidden>false</Hidden>
<RunOnlyIfIdle>false</RunOnlyIfIdle>
<WakeToRun>false</WakeToRun>
<ExecutionTimeLimit>PT4H</ExecutionTimeLimit>
<Priority>7</Priority>
</Settings>
<Actions Context="Author">
<Exec>
<Command>C:\Windows\System32\WindowsPowerShell\v1.0\powershell.exe</Command>
<Arguments>-command " & {Send-MailMessage -SMTPServer 127.0.0.1 -To 'info@acme.it' -From 'info@acme.it' -Subject 'BACKUP OK' -Body 'Verificare il backup da Windows server backup.'}"</Arguments>
</Exec>
</Actions>
</Task>
Volete evitare che un ransomware crittografi i vostri files condivisi su un server?
Bloccate le estensioni che i ransomware creano.
I ransomware sono dei softwares che crittografano il contenuto dei vostri files di produttività (doc, xls, jpg, pdf, ecc.) cancellando il file originale e creandone una versione crittografata con un nome files composto dal vostro nome file seguito da un’estensione personalizzata.
Il più famoso ransomware, Cryptolocker, ad esempio, crea dei files con un estensione contenente la parola “crypt” oppure contenente un indirizzo di posta elettronica (tipicamente l’indirizzo di colui che potrebbe sbloccare i files).
Lo scopo di questo post è quello di bloccare il processo di creazione di files con dette estensioni, stoppando sul nascere l’infezione. Infatti se si riesce ad inibire il processo di creazione dei files che presentano certi tipi di estensioni, bloccheremmo in pratica l’infezione.
Il procedimento è possibile su tutti i servers Microsoft grazie allo strumento di amministrazione chiamato “Gestione risorse file server” (fsrm.msc). Qualora non trovaste questa voce negli strumenti di amministrazione bisognerà installare il ruolo “Gestione risorse file server” dal Server Manager (in 2008 il ruolo si chiama “Servizi file” mentre in 2012 il ruolo è Servizi file e archiviazione ->Servizi file e iScsi ->Gestione risorse file server).
Potete anche usare Powershell sia per verificare che il servizio sia già attivo (se il risultato è true allora il ruolo è già installato):
Ricordatevi di eseguire Powershell sempre come amministratore!
Una volta attivato il ruolo, lanciare la console dagli strumenti di amministrazione.
figura 1
Selezionare Gestione screening dei file -> Gruppi di file ed aggiungere un nuovo gruppo di files di nome “Crypto” contenente le estensioni che volete bloccare:
Ad esempio: *.*@*, *.*crypt*, *.*yy*, *.frt*, *.locky, *.???.exe, *.???.cab.
figura 2
Poi nella sezione Gestione screening dei file -> Modelli per lo screening dei file aggiungere un nuovo modello “Blocca ransomware” con le opzioni indicate nella figura 3
figura 3
Volendo potete anche abilitare, nella sezione messaggio di posta elettronica, l’invio degli avvisi all’amministratore di sistema cosicché al primo tentativo del ransomware di crittografare un file della rete sarà lanciata un’e-mail di avviso.
Prima di abilitare tale funzione bisognerà configurare il server per l’invio. Selezionate con il pulsante destro Gestione risorse file server e scegliete Configura opzioni. Impostate le opzioni come findicato nella figura 4.
figura 4
A questo punto bisognerà scegliere le cartelle da monitorare sul server, soprattutto quelle condivise o quelle delle applicazioni LOB.
Selezionare Gestione Screening dei file ->Screening dei file e con il pulsante destro scegliere Crea screening dei file.
Selezionare le opzioni come indicato nella figura 5.
figura 5
La soluzione non è definitiva, nel senso che bisogna modificare le policy ogniqualvolta nasce un nuovo ransomware che crea una nuova estensione, però l’aggiunta delle nuove estensioni è un processo semplice e rapido.
Vi invitiamo a segnalarci le estensioni che riscontrate ed a condividerle con i nostri seguaci.
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